We begin our visit from the valley garden, designed by Russell Page starting in 1956.

The garden has the shape of an L, the longest arm of which is crossed by a stream of water, while the shorter one is opposite the Walton house.

The main junctures of the visual axes are underlined by four fountains, designed at different times in its history.

During a visit to the garden, surrounded by greenery and the intense scent of flowers, you have the opportunity to observe mature trees and many rare plants.

 
 

 

 

Ingresso e biglietteria a valle: la zona è piantata con Pini domestici (Pinus pinea) e cespugli di Camellia japonica, sasanqua e reticulata con un grande Ulivo centinario.

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Lungo il viale si trovano diverse specie di Erythrina, alberi tropicali sudamericani dai fiori rossi, fra cui la grande Erythrina caffra, la Erythrina corallodendron e la più nota Erythrina cristagalli.

La zona è dominata da un Gingko biloba. In estate, i fiori profumati bianchi e rosa sotto il Gingko sono i Clerodendron bungei, mentre in Settembre fioriscono gli Amaryllis belladonna e le Brugmansie rosea. In autunno questa area, illuminata dalle foglie di gingko che diventano dorate, si inonda del dolce profumo di Osmanthus fortunei, fragance e burkwoodii.

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Attraversando un tunnel di palma-bambù Chamaedorea seifrizii, giungiamo alla prima fontana, disegnata dal paesaggista inglese Russell Page, e circondata da quattro vasche in cui sono coltivate svariate piante palustri: Calla (Zanthedeschia aetiopica), iris acquatici, orecchie d’elefante (Colocasia fontanesii, Colocasia esculenta, Alocasia macrorrhizos).

Intorno alla fontana, possiamo trovare molte magnolie orientali (Magnolia soulangeana), sotto la cui ombra crescono rigogliose le ortensie (Hydrangea) e le felci Woodwardia radicans, arbusti endemici delle isole mediterranee.

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La valle è attraversata da un ruscelletto, anche questo disegnato da Russell Page.

E’ impossibile non notare il grande albero dal tronco spinoso, una Ceiba speciosa (ex Chorysia speciosa), albero di origine argentina, piantata da seme da Lady Walton nel 1983, che svetta su tutti gli altri alberi della Valle, e in tarda estate si copre di fiori color rosa pallido.

Di fronte, si può ammirare una parte della collezione di cicadacee, che si snoda in diversi punti del giardino. Qui si vede una grande Lepidozamia peroffskyana, australiana, diversi Encephalarthos del Sudafrica e alcune Cycas dalle montagne della Cina.

Più in avanti, invece, troviamo un gruppo di Hibiscus gialli e Hedychium gardnerianum, tra i quali si notano le felci arboree australiane Dicksonia squarrosa e Dicksonia fibrosa, e alcune grandi felci arboree dai rami neri provenienti dalla Nuova Zelanda, le Cyathea medullaris.

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La Fontana ottagonale è ancora una volta un disegno di Page, che ideò il progetto in occasione dell’ottantesimo compleanno del Maestro William Walton.

I grandi alberi che vi troviamosono Liriodendron tulipifera (alberi dei tulipani); sotto la loro ombra sono coltivate altre felci arboreee: le slanciate Cyathea cooperi, C. medullaris, C. australis, brownii e la Dicksonia antartica. Il sottobosco è ricco di bromelie (Vriesea, Guzmania), felci, begonie ed orchidee.

Nell’ aiuola alle spalle della fontana abbiamo altre splendide cicadacee, tra cui un maestoso esemplare di Encephalartos transvenosus, dalla regione del Limpopo in Sudafrica. Qui, l’Encephalartos transvenosus riesce a formare una foresta naturale unica che può essere vista nel suo stato primordiale grazie alla rigorosa protezione fornita da generazioni successive di Modjadji ("regine della pioggia"), i sovrani ereditari nella zona.

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Anche questa nata grazie al disegno del grande paesaggista inglese, la fontana grande ospita papiri giganti (Cyperus papyrus), fiori di loto (Nelumbo nucifera) e ninfee.

Sull’isolotto centrale si trova un folto gruppo di diverse piante originarie di Africa, Nuova Zelanda e America Latina, tra cui Encephalarthos, Bromelia balansae, Ananas e Phormium variegati.

Sulle aiuole terrazzate, al sole, vediamo un insieme di piante per climi caldi, fra cui le palme argentate Brahea armata, la Yucca elephantipes, la Puya berteroniana dai fiori verde smeraldo, l’Albero del Drago (Dracaena draco) la cui resina rossastra (sangue del drago) è ritenuta dagli indigeni delle Canarie dotata di poteri magici,.

Infine, sotto la palma Washingtonia filifera tre grandi Encephalarthos gratus.

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Salendo le scalette che portano alla Fontana alta, vediamo sulla destra le grandi Brugmansie (trombe d’angelo) Grand Marnier e Rosea e la Tetrapanax papyrifera, pianta cinese dalle grandi foglie di uso comune nella medicina tradizionale.

Sotto ai Metrosideros robusta, alberi sempreverdi dai fiori a piumino rosso, c’è la palma Arenga engleri, comunemente conosciuta come Dwarf Sugal Palm (palma nana da zucchero) che fiorisce in primavera riempendo il Giardino del suo delizioso profumo.

Presso la fontana in alto si trovano alcune palme del genere Caryota, dal tronco alto e slanciato che ricorda un bambù gigante. Oltre queste, troviamo le palme argentate Bismarkia nobilis, specie maestosa che prende il nome dal Cancelliere tedesco Otto von Bismark, originaria del Madagascar.

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Tra i fiori all’occhiello de La Mortella, non possiamo dimenticare l’eccezionale Serra della Victoria, un piccolo, perfetto microclima che ospita una gigantesca Victoria Amazonica, ninfea dalla fioritura notturna le cui foglie possono raggiungere l’eccezionale diametro di un metro e venti e i fiori possono arrivare a misurare anche 40 cm.

Di fronte la porta d’ingresso, sulla parete di roccia, colpisce lo sguardo il mascherone “La Bocca”, opera scolpita da Simon Verity, ispirata ad uno dei capolavori giovanili di Walton, “Façade”.

In primavera, la serra è arricchita dal grande rampicante dai fiori verde-smeraldo Strongylodon macrobotrys, dalle Filippine, detto la Liana di Giada, mentre ad inizio estate vediamo splendidi fiori gialli e rossi in racemi pendenti che appartengono alla Thumbergia mysoriensis, pianta sempreverde originaria dell’India meridionale.

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Dalla Serra della Victoria, proseguendo lungo la stradina oltre la Fontana alta, vediamo un alto gruppo di piante simili a banani, le Strelitzia nicolai, con fiori bianchi e viola, seguito da una Erythrina lysistemon (l’albero del corallo, africano) dai fiori rossi, mentre in estate la Bahuinia forficata (originariamente nativo dell’Asia) fiorisce in bianco.

Sul piazzale, troviamo un grande albero delle conifere Araucaria excelsa (Pino di Norfolk, dal nome dell’isola di cui è nativo) e poco avanti un altro gruppo di Strelitzia.

Accanto abbiamo il nostro Shop, dove è possibile acquistare porcellane tailandesi, dvd di musica, cartoline, libri, attrezzi da giardino, oggetti da regalo ed altro.

Sotto Villa Walton, invece è presente un gruppo di Agavi e Aloe in mezzo alle quali spiccano le foglie argentate del Senecio Angel’s Wings.

Prima dell’arco vediamo un’imponente esemplare di Macrozamia moorei, una cicadacea proveniente dall’Australia.

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Appena passato l’arco, ci accoglie a destra un gruppo di cicadacee rare, e a sinistra una composizione di piante dal fogliame colorato, fra cui i “banani” Ensete ventricosa e Musa zebrina.

In cima al vialetto, trovate un grazioso bar, dove è possibile fermarsi per il pranzo o per degustare aromatici tè inglesi Fortnum & Mason e ottime torte.

Sotto alla terrazza del bar, ci si affaccia sul viale principale del Giardino, fiancheggiato da vari agrumi, fra cui spiccano pompelmi, come il gigantesco “pummelo” o pompelmo rosa Citrus grandis Pink, e più avanti il “mandarino cinese” o Kumquat.

Alla base del viale, invece abbiamo un gruppo di Alocasia macrorrhizos conosciute come “orecchie di elefante”.

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Appena prima del bar, trovate una splendida Serra Tropicale. Nelle varie stagioni dell’anno, si possono ammirare le varie fioriture di orchidee tra qui la Vanda, Phalenopsys, Oncidium, oltre ad altre specie più rare.

La cosa che più colpisce l’occhio è la parete verde dietro la grande roccia, sulla quale crescono svariate felci (soprattutto i Platycerium, o felce a corna d'alce), le Tradescantia, gli Scindapsus, e le orchidee Vanilla (la pianta della vaniglia).

Nella parte bassa della serra si può ammirare una palma delle isole mascarene (arcipelago a largo del Madagascar), l’Hyophorbe vershaffaeltii, dalla Reunion, mentre la zona più alta ospita, tra gli altri un grande esemplare, di Crinum variegato.

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Il museo racchiude diversi cimeli della vita di William Walton, come il suo amato pianoforte e i suoi libri, vari bozzetti per la messa in scena delle sue opere, un teatrino del grande scenografo Lele Luzzati, manifesti di film, busti, e fotografie di Cecil Beaton, che scattò diversi ritratti del Maestro Walton.

Nella Sala, ogni sabato e domenica è possibile ascoltare splendidi concerti di musica da camera organizzati dalla Fondazione William Walton in collaborazione con scuole di musica e conservatori sia Italiani che stranieri.

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Il piazzale del Museo è ombreggiato da una Spathodea campanulata, raro albero africano dai grandi fiori rossi simili a tulipani. La rampa che rasenta una imponente parete di roccia vulvanica, sovrastante la zona del bar, presenta diversi rampicanti interessanti, come la Petrea volubilis, violetta, comunemente conosciuta come “corona della Regina” e la Beaumontia grandiflora, o tromba dell’araldo.

Più vicino al Museo cresce, in una tasca a ridosso della roccia, un magnifico esemplare di cicadacea, l’ Encephalartos lemannii x trispinosus, dal fogliame glauco. Le scalette in pietra portano alla parte alta del giardino, o Collina.

Proseguendo la salita, a metà strada potete divertirvi visitando la nostra Voliera con diverse specie di pappagalli colorati.