La parte più esposta della Collina è dedicata all’ambiente mediterraneo, e tra le piante della macchia spontanea che caratterizzano l’isola d’Ischia - dai mirti ai cisti, dal rosmarino al lentisco - sono coltivate specie che provengono dalle altre zone del mondo con un clima simile: Australia, California, Sudafrica, Messico.
Nell’angolo più remoto della Collina si trova il Ninfeo, un angolo formale con siepi di Mirto e bassorilievi ispirati al mondo classico con il dio della musica, Apollo, e le Grazie. Al centro del Ninfeo c’è una fontana a specchio, che ricorda riti iniziatici dell’antichità in cui si riteneva che uno specchio deformante riflettesse la realtà dell’anima.
Una piccola grotta con una fontanella e la statua di Venere custodisce le ceneri di Lady Walton, chiamata Genius loci (“spirito del luogo”, in latino) nella sobria iscrizione in pietra. Nell’antichità il Genius loci era la divinità protettrice di un luogo, nel mondo di oggi questo termine indica l’animo di un giardino, quello che ne determina il carattere e la sua identità. La figura di Lady Walton è anche commemorata dalla iscrizione intorno alla fontana Specchio dell’anima: “Questo angolo verde è dedicato a Susana che ha amato teneramente, ha lavorato con passione ed ha creduto nell’immortalità”.
Un balconcino si protende verso il mare regalando un panorama mozzafiato.